La caratteristica di questa insinuazione prevede che sia la stessa azienda a fornire la documentazione relativa al credito vantato dal dipendente, attraverso la dichiarazione datoriale.
Questo documento può comprendere principalmente le seguenti voci:
· Rateo 13ma
· Rateo 14ma (Indennità operativa-amministrativa)
· Ferie
· Riposi
· Quote di contribuzione al fondo pensione di categoria (per chi ha aderito al fondo)
· TFR (per chi lo ha lasciato in azienda)
La documentazione deve essere presentata all’Alitalia SAI in amministrazione straordinaria tramite pec.
Per esperienza a seguito della precedente insinuazione al passivo, abbiamo sempre suggerito di affidarsi ad un legale, dato che l’insinuazione al passivo è una vera e propria causa con tanto di giudice udienze e sentenze.
Inoltre, crediamo sia patrimonio comune sapere che la giustizia in Italia, dal punto di vista burocratico, purtroppo, funziona male, pertanto potrebbero accadere eventi di natura burocratico legale in grado di bloccare l’iter dell’insinuazione al passivo.
Affidandosi ad uno studio legale, che oltre ad occuparsi della presentazione delle domande, si occuperà di presiedere alle udienze e verificare l’esattezza delle procedure, si è al riparo da eventuali situazioni critiche accadute in passato.
Per quanto riguarda i tempi dell’insinuazione è indispensabile avere alcuni dati per capire l’entità e il volume di lavoro che dovrà affrontare il tribunale di Civitavecchia.
I dati in nostro possesso dicono che sono state presentate più di 12.000 insinuazioni al passivo solo dei dipendenti, i quali, lo ricordiamo, essendo creditori privilegiati, avranno la possibilità di avere ciò che gli spetta prima degli altri creditori.
Detto questo, il Tribunale di Civitavecchia ha fissato una media di circa 2 udienze al mese a partire da febbraio 2018. In ogni udienza hanno stimato di vagliare circa 400 insinuazioni al passivo, pertanto per verificarne almeno 12000 ci vorranno circa 30 udienze, e se continueranno ad essere 2 al mese, ci impiegheranno 15 mesi.
Quindi in base a questi dati, solo la procedura per le verifiche delle insinuazioni al passivo si potrebbe concludere a fine aprile 2019, sempre senza imprevisti…
Poi si dovrebbero attendere le sentenze per l’approvazione o la non approvazione dell’insinuazione al passivo. In questo caso non abbiamo nessun dato neanche per fare delle previsioni.
L’unica situazione simile è stata la precedente insinuazione al passivo nella quale le sentenze si sono avute dopo circa 4 anni.
Ricordiamo che la sentenza stabilisce solo il diritto di avere il credito, non l’accredito in banca di quanto vi spetta.
Per questa insinuazione al passivo i commissari hanno deciso di affidarsi ad un portale per fornire informazioni ai creditori.
http://www.amministrazionestraordinariaalitaliasai.com
Ognuno di voi ha ricevuto tempo fa una raccomandata nella quale vi era un codice utile per la registrazione al portale per scaricare la dichiarazione datoriale e seguire l’andamento dell’insinuazione al passivo.
Vi suggeriamo di andare sul sito per monitorare la vostra situazione, anche se in molti casi ancora non ci sono notizie, sia del numero di protocollo della vostra pratica che tanto meno della prima udienza.
Vi ricordiamo che il portale è solo uno strumento informativo, quindi non è parte della procedura legale per l’insinuazione al passivo.
La procedura legale prevede l’invio della pec all’amministrazione straordinaria con i documenti necessari, procedura che conoscono bene gli avvocati e anche chi ha fatto l’insinuazione al passivo autonomamente.
Queste, secondo noi, sono le informazioni basilari che vi servono per avere la cognizione della situazione attuale di questa insinuazione al passivo.